Nucleare Teconologia della Potenza.

29.03.2025
NUCLEARE, TECNOLOGIA DELLA POTENZA
 L'intervista che segue può essere considerata, come problematica, parte dell'introduzione.
 
 https://grad-news.blogspot.com/2025/03/interviste-scomode-ritorno-al-nucleare.htmlL'intervista scomoda" ad Alfonso Navarra è stata effettuata da Radio Grad. Definizione e caratteristiche di una «tecnologia della potenza. Il nucleare non va considerato, anche nel «civile», una semplice soluzione tecnologica da sottoporre a valutazioni di costi e altri parametri «normali». Il legame strettissimo tra usi civili e usi militari, che andremo a documentare, fa entrare in gioco il concetto illuminante di «tecnologia della potenza».
E' il valore delle applicazioni tecnologiche, con alta intensità distruttiva, e facile e immediata applicazione bellica, non nella produzione energetica in senso tecnico, ma nei giochi di potere internazionale e strategici, che conta in modo determinante, specialmente in termini di «deterrenza» ed anche di impatto geopolitico.
La disponibilità di tecnologia nucleare può influenzare le relazioni internazionali, la capacità di un paese di proiettare ed imporre la propria influenza in termini di egemonia; ed anche ridurre la dipendenza energetica, per le produzioni ad alta intensità, come quelle delle industrie della difesa, nel caso del civile. A maggior ragione questo vale per la disponibilità, da parte di uno Stato, di armi nucleari!
Si parla, in sostanza, della possibilità di esercitare controllo e pressione intimidatoria sugli altri attori del gioco della potenza (diciamo pure di ricatto, come ad esempio è stato plasticamente dimostrato nel dialogo TV Trump-Zelensky). Il potere impattante si traduce in quella forza di coazione indispensabile per l'egemonia e/o il dominio (basta solo la minaccia della forza armata per rendere concreto questo valore qualitativo inestimabile nei puri calcoli economici quantitativi!).
Alcune caratteristiche mettono sulla strada della comprensione del concettoAlta potenzialità distruttiva (mette in campo alte energie intensamente focalizzate e l'uso può determinare impatti catastrofici nell'ambiente naturale e umano)
Complessità di conoscenza, manipolazione e gestione di accesso limitato e selezionato
Concentrabilità del controllo nelle varie fasi del ciclo produttivo, tendenzialmente oligopolistico se non monopolistico
Alti costi e scarsità nel reperimento delle risorse occorrenti per la lavorazione
… e immediata adattabilità agli usi bellici!
L'introduzione verrà proposta domani, insieme ad altre relazioni, dal coordinatore dei Disarmisti esigenti (autore di diversi libri sulla "follia" del nucleare, civile e militare, considerati "Fratelli gemelli") https://www.primastampa.it/2025/03/11/da-comiso-a-new-york-per-amore-della-pace/ Su quest'ultimo punto ricordiamo (vedi link sopra) il resoconto del quotidiano "LA SICILIA", sulla delegazione comisana a New York (Associazione PEACE PAGODA), parte della spedizione politica organizzata dai Disarmisti esigenti.
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